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    Documentazione Direttiva e-Privacy

PostHeaderIcon L'Editoriale di luglio/agosto 2021

Ancora una volta tempestivi
di Vincenzo Favata, IT9IZY


Il recentissimo decreto legge che si occupa prevalentemente di rilancio, resilienza e di misure di rafforzamento delle strutture amministrative, contiene uno slittamento significativo del termine perentorio precedentemente fissato per procedere alle modifiche statutarie con le maggioranze non qualificate e ciò, principalmente, per consentire agli Enti del Terzo Settore di apportare ulteriori modifiche agli Statuti a seguito dei controlli da parte degli uffici del RUNTS.

La circostanza sopra esposta conferma quanto già detto dallo scrivente in ordine alla complessità degli adempimenti previsti dalla normativa del Terzo Settore, con particolare riferimento alle realtà associative con un numero considerevole di soci e la correttezza formale e sostanziale di quanto posto in essere dalla nostra Associazione.

L’ARI è stata accorta negli adeguamenti e nella gestione degli adempimenti legislativi e, stante la complessità intrinseca della materia, confermata anche dalla recente proroga di un anno dei termini per le modifiche statutarie con le maggioranze più favorevoli, ha adottato il criterio delle scelte graduali, che consentirà di gestire bene gli eventuali ulteriori adeguamenti, conformemente alla volontà della maggioranza dei soci.

Il citato decreto legge “semplificazioni” HA PROROGATO AL 31 MAGGIO 2022 il termine per cui è possibile per le ODV, APS e ONLUS, iscritte nei registri territoriali, adeguare gli statuti con le maggioranze semplificate, rendendo più agevole per le nostre realtà locali l’adeguamento anche A SEGUITO DEI CONTROLLI DA PARTE DEGLI UFFICI DEI RUNTS.

Pertanto, gli adeguamenti posti in essere dalle nostre realtà locali al fine di procedere speditamente nelle attività di protezione civile collegate alle comunicazioni radio di emergenza  potranno essere deliberati con serenità entro il termine recentemente prorogato.

Ovviamente, allo stato, come più volte ribadito, la struttura sociale dell’ARI rimane invariata su tutto il territorio nazionale a prescindere dal nuovo termine concesso; ciò consentirà una ulteriore riflessione a livello nazionale per valutare eventuali scelte sul punto. https://www.flyttfirmaistockholm.nu/flyttstad/

Il disimpegno delle varie esigenze locali - come già detto - nel campo della protezione civile non tocca né può incidere sulle attività proprie dell’Associazione, così come non può modificare lo scopo dell’ARI che rimane quello previsto dallo Statuto.

Certo  di aver contribuito alla miglior comprensione delle tematiche trattate, auguro a tutti i soci di trascorrere le vacanze vaccinati e liberi da ogni restrizione.


* Presidente dell'ARI

 

PostHeaderIcon L'editoriale di giugno 2021

ARI (Associazione Radioamatori Italiani)
di Vincenzo Favata, IT9IZY


Mi accingo a scrivere questo editoriale per esplicitare e puntualizzare ai Soci l'attuale assetto associativo alla luce delle recenti modifiche regolamentari, così come approvate nella recente AGO tenutasi in conferenza telematica. Mi prefiggo di chiarire - e spero ovviamente di riuscirci senza la necessità di ritornare ad occuparmi dell'argomento - le problematiche sollevate da alcuni appartenenti alla nostra Associazione sia a livello sezionale sia nei consessi regionali.

Così come ogni socio può agevolmente verificare, la normativa statale che riguarda  direttamente le associazioni, ha subito negli anni - quelle che riguardano il nostro sodalizio sono tante - modifiche sostanziali e articolate.

Dalle poche e scarne norme del Codice Civile, basate sulla dottrina prevalente all'epoca che considerava fondamentale la libertà associativa con la conseguente limitazione dei controlli statali, siamo passati alla complessa e dettagliata disciplina del "Terzo Settore".

Il nostro sodalizio non poteva non raccogliere le indicazioni del Legislatore e nell'ultima Assemblea Generale Ordinaria sono state approvate norme regolamentari che consentono formalmente, alle nostre realtà locali, la possibilità - non l'obbligo - di mantenere l'operatività nel settore della Protezione Civile, così come regolamentata dalla nuova normativa.



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PostHeaderIcon L'editoriale di maggio 2021

L'innocua rivoluzione possibile
Gabriele Villa, I2VGW

Scrivo queste righe in bilico tra un rosso e un arancione, nell’augurarmi, come tutti noi che presto si sfumi nel giallo e quindi nel bianco definitivo. Non sono, purtroppo,come abbiamo ormai imparato, i colori dei ghiaccioli di un tempo, ma sono il nuovo tempo, scandito da zone, confini, distanziamenti, mascherine, diffidenze e vaccini. Eppure. Eppure noi radioamatori siamo riusciti, in tutto questo periodo, nella magica alchimia di non sentirci isolati e di non far sentire isolato il resto del mondo fuori dalla nostra porta di casa. A patto, ovviamente, che il resto del mondo avesse almeno un filo a far d’antenna alla propria e lecita voglia di comunicare.

In buona sostanza dovremmo essere orgogliosi per tutto ciò che molti di noi sono riusciti ad inventarsi per “stay at home” senza imbruttirsi, senza deprimersi e senza egoisticamente chiudersi nelle sterili invettive contro un nemico subdolo quanto invisibile. C’è chi si è dedicato  ad iniziative di solidarietà, chi ha deciso di lanciare un diploma ad hoc per coinvolgere il maggior numero di colleghi e chi, con altrettanta lungimiranza e intelligenza, ha subito preso confidenza con le varie piattaforme digitali per organizzare video conferenze a tema. E questa opportunità, in particolare, sta dando straordinari frutti in termini di partecipazione collettiva. Frutti che si traducono in preziosi approfondimenti della nostra conoscenza radiantistica (mi ci metto, naturalmente, per primo, come allievo desideroso di saperne di più delle mille sfaccettature della passione che ci accomuna).



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PostHeaderIcon L'editoriale di aprile 2021

Guardiamo oltre l'ostacolo
di Vincenzo Favata, IT9IZY


Il diffuso senso di partecipazione, le attività intraprese dall’attuale CDN e la scelta della strada maestra della chiarezza hanno consentito di affrontare il particolare periodo storico con relativa tranquillità. Con la speranza di poter riprendere, grazie ai vaccini, le normali attività associative non dimentichiamo che tutt’oggi permane in Lombardia - dove è ubicata la nostra sede nazionale - un notevole pericolo per la salute collettiva a causa dell’espansione delle "varianti" del coronavirus.

Come ricorderete, per il disimpegno delle attività lavorative della sede di Milano è stato scelto il lavoro in smart working  anche per la controllata Ediradio e  RadioRivista, nonostante le restrizioni delle attività postali, è stata normalmente recapitata ai destinatari.

Altro aspetto positivo che merita di essere menzionato, in questo particolare momento drammatico,  è quello che concerne l’aumento dell’attività tipica dei radioamatori con l’utilizzo maggiore delle frequenze assegnate, nonostante il sostanziale periodo di stasi delle grandi spedizioni internazionali.

Oggi, più di ieri, abbiamo la possibilità concreta di lavorare insieme in tutti i settori dove si esplicano le attività sociali per raggiungere gli obiettivi che il progresso tecnologico impone; pertanto, nonostante, ancora una volta, appaiono diffondersi senza tregua le solite parole quali mascherine, contagio, coprifuoco, pandemia, dobbiamo guardare ad un futuro migliore che consenta a tutti la ripresa delle attività ordinarie.

Dobbiamo uscire da questa situazione anche se non siamo immuni e nonostante le angosce che questo stato di cose si porta dietro.

Supereremo certamente le attuali difficoltà con la forza dei nostri ideali, guardando oltre gli ostacoli che si frappongono tra noi ed il nostro futuro.

Non dobbiamo avere tentennamenti per il disbrigo delle normali attività quotidiane, anche in condizioni diverse dal solito.

Il raggiungimento di grandi risultati comporta il superamento di svariate difficoltà, sono certo che  l’unione di tutte le componenti sociali faciliterà il compito e una strada sicura potrà essere tracciata anche per gli anni a venire.

* Presidente dell'ARI

 

PostHeaderIcon L'Editoriale di marzo 2021

Assemblea Ordinaria 2021:
un'opportunità raccolta
di Vincenzo Favata, IT9IZY


Come ho già scritto, in questo particolare periodo è necessario lavorare insieme in tutti i settori dell’Associazione, per affrontare il futuro e le innovazioni che la realtà impone. Abbiamo la possibilità unica di usare la crisi per comportarci differentemente e per ricostruire un’Associazione più resiliente. Il virus ha portato via il lusso della pianificazione e, pertanto,  non è più possibile aspettare il momento migliore per le innovazioni, se rimaniamo passivi possiamo perdere un’opportunità storica per dare un nuovo impulso alla nostra Associazione.



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