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Anche dal Belgio la radio su un francobollo
Il centenario della Grande Guerra viene ricordato in Belgio anche da un francobollo dedicato alla telegrafia senza fili militare. Il bozzetto mostra una stazione da campo dell'epoca. Il Belgio è stato tra i primi Paesi a usare in modo estensivo la radio e già nel 1914, poco prima dello scoppio della guerra, ebbe una stazione radio antesignana della moderna radiodiffusione.
La quarta serie della Grande Guerra è raccolta in un foglietto il cui tema specifico la comunicazione; lo compongono cinque francobolli validi per una lettera primo porto per l’Europa. Gli altri quattro dentelli ricordano la posta da campo, i piccioni viaggiatori, il comune di Baerle-Duc e la battaglia di Passchendaele. Sul lato sinistro del foglietto c’è il testo di una lettera scritta da un soldato belga alla moglie. Stampato su carta non filigranata con dentellatura 11 ½, è uscito il 23 ottobre 2017.
Le poste belghe lo distribuiscono a questo indirizzo.
Va ricordato che già il 28 marzo 1914 fu diffusa da Bruxelles la prima trasmissione della radio belga rimasta regolarmente in onda per 5i mesi finché la guerra ne impose una brusca fine.Le trasmissioni comprendevano i concerti dal Palazzo reale di Laeken, alla presenza della regina Elisabetta. Famoso l'annuncio: "Un - deux - trois - quatre - cinq - six - sept - huit - neuf - dix. Allô, allô. Poste radiotéléphonique et radiotélégraphique de Laeken, près de Bruxelles. Messieurs les amateurs de téléphonie sans fil, nous allons vous faire entendre un concert dédié à Sa Majesté la Reine Elisabeth". Il primo concerto, della durata di un'ora, offrì musiche di Wagner, Verdi, Puccini ed altri. Furono eseguiti anche gli inni nazionali belga e francese.
Nella nascita della radiodiffusione belga ebbe un ruolo di primaria importanza Giovanni Battista Marzi,
ingegnere e inventore italiano la cui grandezza non è mai stata adeguatamente riconosciuta. Dopo aver installato la prima centrale telefonica automatica in Vaticano, nel 1886, la sua esperienza nel campo della modulazione di ampiezza gli permise di creare i primi microfoni veramente adatti alla radiodiffusione, come dimostrò proprio il suo lavoro negli anni pionieristici della radio belga.
Fonte: italradio