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PostHeaderIcon L'Editoriale di luglio/agosto

Conosciamo i Comitati Regionali

Mauro Pregliasco, I1JQJ

Il nostro Statuto assegna ai Comitati Regionali (CR) un ruolo molto importante tanto in ambito istituzionale, quanto in ambito di sviluppo. I CR sono formati dai rappresentanti delle Sezioni della Regione e hanno la più ampia autonomia regolamentare. Dal 1997 i Regolamenti dei CR sono stati uniformati con l'approvazione di una griglia di 11 articoli all'interno dei quali i singoli CR hanno potuto inserire le proprie norme, successivamente sottoposte all'approvazione dell'Assemblea Generale.


Nella nostra struttura i Comitati Regionali si posizionano tra la dimensione politica del Consiglio Direttivo Nazionale e la dimensione operativa delle Sezioni. I CR pertanto sono privi di personalità giuridica: sono organi dell'Associazione, seppur complessi e dotati di autonomia regolamentare e, quindi, di una certa soggettività giuridica, se si tiene questo concetto distinto dalla personalità.

I CR sono 19, uno per Regione, ad eccezione del CR Piemonte Valle d'Aosta che comprende due Regioni e pertanto dispone di due voti nelle Assemblee Generali.

La struttura dei CR è simile a quella delle Sezioni. Sono organi del CR: l'Assemblea dei Presidenti delle Sezioni o loro Delegati; il Comitato Direttivo Regionale, il Collegio dei Sindaci.  L'Assemblea, a cui possono assistere tutti i Soci, è composta da due Delegati per ogni Sezione della Regione.

Il Comitato Direttivo Regionale comprende il Presidente, il Segretario e il Cassiere:

  • Il Presidente rappresenta il CR: provvede all'esecuzione delle deliberazioni; esercita in casi di provata urgenza i poteri del CR, salvo successiva ratifica da parte di quest'ultimo; adempie a tutte le funzioni per le quali riceve espressa delega.
  • Il Segretario cura la corrispondenza, redige i verbali delle riunioni e li spedisce alle Sezioni.
  • Il Cassiere tiene i libri contabili ed è responsabile degli inventari.
  • Il Collegio dei Sindaci ha un ruolo di garanzia e controllo: assicura che ogni atto degli organi del CR non sia in contrasto con lo Statuto Sociale e con il Regolamento Regionale; ha il potere di denunciare qualsiasi irregolarità amministrativa e statutaria e, in caso di gravi inadempienze e manchevolezze, può ricorrere al Consiglio Direttivo Nazionale e/o al Collegio Sindacale Nazionale; provvede per iscritto a dare il proprio parere sui Regolamenti di Sezione; ha facoltà di consultare il Collegio dei Sindaci Nazionale ed i Collegi di Sezione.

Comitato Regionale

Presidente

Abruzzo

Vitacolonna Valerio, IK6BLG

Basilicata

Rassega Valter, IZ8EDE

Calabria

Patafio Rocco, IK8ERL

Campania

Lenza Autilia, IZ8FFQ (Commissario)

Emilia Romagna

Nuzzi Andrea, IZ3WNH

Friuli Venezia Giulia

Giol Giovanni, IV3AVQ

Lazio

Lupi Alesandro, IZ0UME

Liguria

Albertino Claudio, IK1YLJ

Lombardia

Rossi Ettore, IZ2RLW

Marche

Fulvi Pacifico, IZ6GGW

Molise

Nanni Luciano, IK8HBA

Piemonte e Valle d'Aosta

Bianco Claudio, IK1XPK

Puglia

Giorgino Gaetano, IK7NXU

Sardegna

Addis Massimiliano, IS0VRI

Sicilia

Tramonte Gianfranco, IT9ATS

Toscana

Cavicchioli Paolo, I5PVA

Trentino Alto Adige

Mongera Andrea, IN3HEZ

Umbria

Lombardi Tarcisio, IK0EBS

Veneto

Reggio Andrea, IK3ITV

Sono compiti istituzionali del Comitato Regionale:

  • sovraintendere alla costituzione, funzionamento e scioglimento delle Sezioni della Regione;
  • dirimere ogni divergenza tra Sezione e Sezione, Sezione e Soci, Soci e Soci;
  • nominare i Delegati Regionali all'Assemblea Generale;
  • nominare i Rappresentanti ARI nella Commissione di esame per il conseguimento della patente radioamatoriale;
  • provvedere a versare alle Sezioni quanto di loro spettanza della quota associativa, trattenendo una percentuale, stabilita dal Comitato stesso, per le proprie attività;
  • provvedere a tenere i contatti con le Autorità regionali (Regione, Ispettorato Territoriale, etc.) e con il Consiglio Direttivo Nazionale, in nome e per conto delle Sezioni, ove richiesto;
  • promuovere d'intesa con le Sezioni le attività che ritiene opportune allo sviluppo dell'Associazione, nonché coordinare tutte le iniziative e le manifestazioni organizzate dalle Sezioni.

Statuto e Regolamenti forniscono un chiaro insieme di indicazioni sulle procedure formali da svolgere; ciò consente ai CR di avere strumenti per assicurare una buona operatività.

Sono invece lasciate alla piena discrezionalità dei CR la definizione e la promozione delle attività di sviluppo, che costituiscono la differenza tra una mera gestione istituzionale e un'attività di espansione e coordinamento.

Gli attuali Presidente e Segretario Generale hanno maturato una notevole esperienza in ambito regionale, avendo ricoperto la carica di Presidente dei loro CR. Conoscono le difficoltà di passare da una gestione ordinaria a una di indirizzo e coordinamento. Anche per queste ragioni l'attuale Consiglio Direttivo Nazionale ha cercato, sin da subito, un serio confronto sulle attività di sviluppo, cercando di fornire degli obiettivi da raggiungere e indicando le possibili modalità di lavoro. In questa logica di istituire un costante rapporto con le realtà periferiche dell'Associazione, i Presidenti di CR che lo desiderano vengono invitati alle riunioni di CDN per illustrare le problematiche e le iniziative delle Sezioni locali. Si è inoltre iniziato a organizzare incontri su piattaforme virtuali per un continuo dibattito su argomenti di interesse comune. Si è voluto così ribadire il dettato dell'art. 52 dello Statuto che prevede che i Comitati Regionali debbano operare secondo le direttive dell'ARI, cooperando per il miglior sviluppo dell'Associazione; non si vuole abbandonarli a loro stessi.

In tal senso è compito dei CR far crescere qualitativamente e quantitativamente l'Associazione. Per poter realizzare questi obiettivi ai CR è stata delegata la funzione di rappresentare l'Associazione presso le Autorità regionali. I CR dovrebbero pertanto essere presenti ai tavoli tecnico-politici regionali in cui si discutono argomenti di interesse per l'Associazione. Per uno sviluppo sul territorio è importante che i progetti coinvolgano in maniera sinergica più Sezioni. La maggior parte delle nostre Sezioni infatti non ha la forza né numerica né economica per intraprendere progetti significativi. Rientra fra le prerogative dei CR incentivare, anche economicamente, le Sezioni che svolgono attività interessanti, cercando di attivare meccanismi di emulazione.

È importante promuovere azioni coordinate per incrementare il numero dei Soci delle Sezioni. Risultati significativi sono stati raggiunti dai CR che hanno organizzato corsi online, ma anche da chi si è impegnato con una presenza costante sul territorio, partecipando attivamente a manifestazioni mirate e coltivando la presenza sulla stampa locale.

La vita del CR non è costituita solo dall'annuale Assemblea Regionale, ma deve concretizzarsi in uno stretto contatto con le Sezioni, cercando anche di individuare talenti, motivandoli e coinvolgendoli. Solo in questo modo i CR possono avere una buona conoscenza di quanto accade sul proprio territorio, e le Sezioni possono sentirsi adeguatamente assistite.

Regione

Sezioni

Soci

Abitanti

Soci ogni
10.000 abitanti

Friuli Venezia Giulia

8

525

1.192.191

4,4

Liguria

11

507

1.502.624

3,4

Umbria

6

232

854.137

2,7

Trentino Alto Adige

7

291

1.075.317

2,7

Toscana

26

931

3.651.152

2,5

Valle d’Aosta

1

30

122.955

2,4

Emilia Romagna

17

1.065

4.426.929

2,4

Piemonte

30

961

4.240.736

2,3

Veneto

25

1.093

4.838.253

2,3

Abruzzo

9

263

1.269.860

2,1

Lombardia

32

1.808

9.950.742

1,8

Marche

9

228

1.480.839

1,5

Lazio

21

786

5.707.112

1,4

Calabria

12

238

1.841.300

1,3

Sicilia

17

549

4.802.016

1,1

Molise

3

33

289.840

1,1

Puglia

15

421

3.900.852

1,1

Basilicata

3

55

536.659

1,0

Campania

20

565

5.592.175

1,0

Sardegna

8

131

1.575.028

0,8

280

10.712

58.850.717

1,82

 *Segretario Generale dell'ARI