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Ecco la radio da... carta di credito
È possibile creare una radio che non ha bisogno di elettricità. Questo concetto si conosce come radio a cristalli, o radio a galena, per il minerale di piombo che veniva utilizzato nelle prime radio, che si basavano proprio su questo concetto per scansionare le frequenze radio. Ora, hanno dimostrato che si può fare una radio ancora più semplice e compatta con una semplice carta di credito.
Questo tipo di design normalmente non richiede più di 10 componenti, e non è necessario utilizzare una batteria, poiché l’energia per farla funzionare si ottiene direttamente dai segnali radio. Billy Cheung ha dimostrato che si può realizzare il tutto con una semplice carta di credito vecchia.
Non c’è bisogno di batterie, il tutto è possibile perché i chips delle carte di credito contengono un diodo che agisce come captatore di segnali radio.
Perciò, è necessario solamente mettere un finale di contatto per completare il circuito, ed una scala di frequenze. Nel design, Cheung ha tagliato la carta di credito per creare una bobina per arrotolare il rame e creare un condensatore variabile per sintonizzare la radio.
Grazie a ciò, si realizza un design più pulito e leggero invece di dovere usare un condensatore variabile, il quale sarà più voluminoso e difficile da trovare.
Così, con questo design, sarà solamente necessario girare la manopola della sintonia per sintonizzare le stazioni radio in FM con un semplice auricolare con un’alta impedenza, oltre ad avere bisogno anche di un’antenna.
Cheung ha lasciato tutti i dati del progetto su GitHub
Affinché possiamo tutti realizzare la nostra radio personale, dove troveremo il disegno del progetto per ritagliare la nostra carta e sapere dove dobbiamo fare i buchi e collegare i corrispondenti cavi.
Anche nella Seconda Guerra Mondiale si utilizzarono radio senza batteria.
Le radio fatte in casa si realizzano da quando si emettono segnali di questo tipo.
Nella Seconda Guerra Mondiale esistevano le radio di trincea. Queste furono usate inizialmente nella Battaglia di Anzio, in Italia, dove gli alleati si videro obbligati ad usarli perché i tedeschi avevano intercettatori dei segnali degli oscillatori nei ricevitori di radio a supereterodina.
Le radio a galena di questo tipo non avevano oscillatori, in modo che non potevano essere scoperte dai tedeschi e permetteva agli alleati di ascoltare comunicazioni di radio come notizie e musica senza essere scoperti.
Per realizzarle, utilizzavano una lametta da rasoio leggermente ossidata e la miniera di una matita come captatore.
Successivamente furono usate nel Pacifico e perfino anche durante la Guerra del Vietnam.
Traduzione dallo spagnolo a cura di Gianni Urso, IZ8ELM
L’articolo originale è disponibile QUI
Fonte: ARI Pozzuoli