Giusto il mese scorso abbiamo parlato di radiali, con riferimento al possibile miglioramento della “resa” della nostra verticale montata in auto e usata in modalità “portatile” (visto che non si opera con il veicolo in movimento non la posso definire “mobile”), magari con la base magnetica sulla capote, come fa ormai da tanti anni il sottoscritto. Questo nuovo articolo è la logica conseguenza della precedente descrizione del Kit Radiali proposto in RadioRivista 4/2024, che raccomando caldamente di adottare come “ground plane” per quest’ultima realizzazione che vi vado a illustrare. Parlavamo di “resa”, in altre parole l’efficienza dell’antenna, che tradotto in soldoni rappresenta le effettive possibilità che possiamo offrire alla nostra striminzita potenza di arrivare a destinazione, soprattutto quando c’è in ballo sua maestà il DX! Leggi l'articolo in PDF tratto da RadioRivista 5/24 pagg. 62-65
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Credo che tutti i colleghi che operano in QRP portatile con le più svariate antenne (generalmente verticali e filari) spesso, durante le operazioni all'aperto, abbiano sentito il desiderio di avere un'antenna direttiva per aumentare l'efficacia dei pochi watt disponibili, soprattutto nei pile-up e in generale nella caccia al DX. Insomma, in quelle occasioni che richiederebbero antenne con un basso angolo di radiazione e qualche dB di guadagno... Leggi l'articolo in PDF tratto da RadioRivista 10/23 pagg. 59-62
Ricevo dall'amico Claudio IZ5JLF, grande QRPer attivissimo sulle nostre frequenze HF, un breve scritto che però ci dà lo spunto per un'ampia discussione, una disamina concreta di quelli che sono i fattori principali che sanciscono la riuscita di un collegamento in bassa potenza, ecco la missiva che costituisce l'antefatto: Caro Giancarlo, stavo pensando di mandarti due righe citando un amico australiano, Dave - VK5MRD, che presta particolare attenzione ai QRPer, uno che viaggia con solo 100 W ed è davvero un radioamatore "galantuomo", di quelli che se anche gli arrivi male non ti molla finché' il QSO non va a buon fine e, a tal scopo, quando è necessario mette tutti in stand-by (!). Leggi l'articolo in PDF tratto da RadioRivista 5/23 pagg. 72-75
di Giancarlo Saiu, IS0ESG
Tempo fa avevo espresso il mio pensiero (oserei dire abbastanza "intransigente') sul QRP. Ne era scaturita una discussione e un confronto con tanti di voi che in larga parte condividevano questo modo di interpretare l'attività in bassa potenza. Ad onor del vero qualcuno (pochissimi) dissentiva dal mio pensiero adducendo diversi motivi, non ultimo il famoso riferimento allo slogan "Life's too short for QRP". Onestamente, ancora oggi non cambierei neppure una virgola di quanto scritto allora, naturalmente col massimo rispetto per chi non la pensa come me, perché la libertà di operare secondo i propri gusti e/o le proprie esigenze è sempre precipua e inviolabile, come d'altronde evidenzia anche la famosa citazione latina de gustibus non disputandum est, ancora oggi molto usata, a ribadire che i gusti sono soggettivi e ognuno ha diritto ad avere i suoi, per quanto strani possano sembrare ad altri.
Leggi l'articolo in PDF tratto da RadioRivista 7-8/21 pagg. 104-106
di Giancarlo Saiu, IS0ESG
Oggi vi voglio parlare di un aspetto, a volte trascurato, della nostra speciale attività dai mille risvolti ludici, finanche di puro divertimento, che in realtà nascondono oggettività più concrete e, per così dire, “seriose”. Intendo infatti prendere in considerazione lo studio e la sperimentazione, con chiaro e diretto riferimento a quel famoso (e non sempre sufficientemente considerato) autoapprendimento citato testualmente nella definizione ufficiale del “Servizio di Radioamatore”, in altre parole la nostra “attività” che viene così puntualmente descritta: “Servizio di comunicazioni radio allo scopo di autoapprendimento, comunicazioni interpersonali e sperimentazione tecnica effettuato dai radioamatori, cioè persone debitamente autorizzate che si occupano delle tecniche radio per interesse personale e senza scopo di lucro”.
Leggi l'articolo in PDF tratto da RadioRivista 6/21 pagg. 57-59
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