Cent'anni fa, il 22 settembre 1920, Guglielmo Marconi arrivava a Fiume. Inviato del governo italiano per convincere D'Annunzio ad abbandonare l'impresa, Marconi fu accolto invece come un eroe e attivò una trasmissione dall'Elettra, da dove D'Annunzio parlò al mondo della questione fiumana. E' forse la prima trasmissione di radiodiffusione circolare in voce nella nostra lingua.
Marconi non riuscì (o forse non volle) convincere il poeta di cui era divenuto amico specialmente negli anni della I Guerra Mondiale. Concedette così a D'Annunzio di lanciare dall'Elettra un messaggio, diffuso alle 14 ora locale del 23 settembre 1920. Il poeta chiedeva che la reggenza del Carnaro fosse riconosciuta in tutto il mondo e associava Marconi alla sua richiesta.
Poiché la trasmissione dannunziana del 23 settembre 1920 si sarebbe svolta senza un destinatario preciso, cioè ebbe la caratteristica della circolarità e non del marconigramma, si potrebbe concludere che la prima trasmissione radiofonica in italiano sia stata realizzata a Fiume in quel giorno.
Un articolo sul tema fu pubblicato da Luigi Cobisi sull'Avvenire nel 2010.
Fotografie dell'evento si trovano al Vittoriale, presso la Fondazione nella splendida villa di Gardone sul lago di Garda e sono state pubblicate con un testo molto appropriato nel libro "Fiume" (Mondadori, Milano, 2009) da Mimmo Franzinelli e Paolo Cavassini. Nel libro si accenna anche al dono di una stazione radio fatto da Marconi a D'Annunzio che tuttavia potrebbe non essersi concretizzato. Dell'amicizia tra l'inventore della radio e il poeta è stata anche pubblicata una parte della corrispondenza, contenente tra l'altro il testo della trasmissione fiumana, in "Onde d'inchiostro. Marconi, D'Annunzio: storia di un'amicizia" di Annamaria Andreoli, pubblicato nel 2004 da Abacus.
Successivamente, l'inventore - come altri illustri italiani - riuscirà anche ad approfittare delle leggi locali che - a differenza di quanto accadeva nel Regno d'Italia - consentivano il divorzio, facendo dichiarare a Fiume la fine del matrimonio con Beatrice O'Brien. Riavvicinatosi alla fede cattolica, Marconi otterrà poi l'annullamento ecclesiastico potendo quindi sposare la contessa M. Cristina Bezzi Scali.
Dopo la prima guerra mondiale Fiume, fino ad allora parte dell'impero Austro-Ungarico, riguadagnò la propria indipendenza ma già nel 1919 il poeta Gabriele D'Annunzio guidò i propri legionari nella città instaurandovi una reggenza allo scopo di affermarne l'appartenza all'Italia. Terminata l'esperienza dannunziana la città passò effettivamente all'Italia per essere assegnata alla fine della II Guerra Mondiale alla Jugoslavia e successivamente alla Repubblica di Croazia. Nel 2020 è capitale europea della cultura. La città vanta una comunità italiana autoctona oggi attiva anche nella radiofonia e attraverso scuole, teatro e editoria in tutti i campi della cultura. Fiume ricevette la sua prima stazione radio ufficiale all'inizio del periodo jugoslavo (1945-1991) ora parte della rtv pubblica croata HRT. Due brevi notiziari e un programma più lungo alle ore 16 sono in italiano. Quest'ultima trasmissione è altresì replicata alle 18 nella programmazione internet della Voce della Croazia.
Fonte: italradio