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PostHeaderIcon L'Editoriale di aprile

Relazione Morale 2022

Alessio Sacchi, IZ4EFN

Il 2022 è stato un anno particolare per la nostra Associazione, caratterizzato tra le altre cose dal rinnovo delle cariche sociali avvenuto a fine luglio. Fino a quel momento, il CDN uscente si era riunito solamente due volte, fronteggiando, tra l'altro, un attacco informatico subito dalla nostra Associazione ad inizio febbraio con conseguente perdita di dati per ARI ed Ediradio Srl - avvenimento che ha indubbiamente creato un inatteso aggravio del carico di lavoro per gli uffici e per gli amministratori secondo le rispettive competenze.


La lunga fase elettorale ha visto il nuovo CDN insediarsi il 22 luglio, a ridosso del periodo feriale di agosto, lasciando quindi solamente quattro mesi pieni di lavoro a disposizione.

Un nuovo inizio porta sempre nuova adrenalina, idee, prospettive. E' però importante misurarsi con quel principio di continuità gestionale che debba caratterizzare una realtà associativa come la nostra, dove periodicamente occorra alternare le cariche e le persone ai vertici, senza mai perdere la consapevolezza che potremo diventare ciò che vorremo progettare, ma ora siamo ciò che abbiamo voluto costruire.

Con questo senso di responsabilità si è infatti deciso di orientare da subito i primi quattro mesi di lavoro al costruire solide fondamenta su cui rimodulare la nostra Associazione, andando prima di tutto a creare le condizioni per operare bene, rimandando - solo temporaneamente - la progettualità di più ampio respiro che in effetti inizierà solo con i primi mesi del 2023.

Housekeeping

Diverse le incombenze burocratiche ed operative pendenti e da sbrigare il prima possibile. In primis l'approvazione del bilancio 2021 di Ediradio, la società controllata al 100% da ARI che si occupa di tutti gli aspetti inerenti il nostro organo ufficiale RadioRivista. A seguire ma non meno importante, la convocazione per il 18 settembre dell'Assemblea Generale Ordinaria per l'anno 2021, indetta per il 10 aprile dal precedente CDN, ma che per l'assenza del Presidente e dei Vicepresidenti non si celebrò.

Da un punto di vista economico, al fine di implementare un criterio di buona amministrazione, il CDN si è da subito impegnato a riconsiderare tutti i contratti in essere man mano che raggiungessero la scadenza naturale, valutando anche cambi fornitore e rinegoziazioni contrattuali. Anche per questo, si è deciso di istituire la figura dell'IT Manager, fino ad ora mancante, con l'obiettivo di coadiuvare gli ambiti più operativi della nostra Associazione con attenzione specifica ai costi di breve, medio e lungo periodo, per iniziative che consentano agli attori di lavorare meglio, ai Soci di essere serviti meglio, e portino le voci di bilancio a valori sempre più allineati al mercato.

In tema di identità e rappresentatività, il 15 novembre si è provveduto a depositare al MiSE le domande per la registrazione del marchio e della scritta ARI Associazione Radioamatori Italiani, atto dovuto per una corretta protezione del nostro marchio e del nostro logo.

Beni ed immobili

Al momento dell'insediamento del nuovo CDN, ARI possedeva due autovetture e tre immobili, di cui uno adibito ad uffici per le attività dell'Associazione stessa. In considerazione della delibera del settembre 2021 a cura del precedente CDN di procedere all'alienazione delle due Panda 4x4 ma mai completamente attuata, ci si è adoperati per una veloce conclusione della procedura di valutazione delle offerte interne ed esterne, con assegnamento al miglior offerente e stipula dei passaggi di proprietà.

Riguardo all'immobile di Ventimiglia (lascito Stella, I1ASQ), in data 12 settembre si è provveduto a sottoscrivere il contratto di locazione, assicurando così un nuovo cespite all'Associazione.

Riguardo all'immobile di Bologna (lascito Fanti, I4LCF), non avendo provveduto a rimuovere il traliccio del compianto Socio dal tetto del condominio prima della stipula del contratto di locazione, questo CDN ha dovuto individuare e incaricare dell'operazione una ditta specializzata, che completerà il lavoro ad inizio 2023 anche grazie al coordinamento locale della Sezione di Bologna.

La nostra rete

ARI è la più grande e strutturata realtà associativa del mondo della radio in Italia, con 281 Sezioni, 19 Comitati Regionali e circa 12.000 Soci. Per avvicinare il più possibile il CDN alle nostre realtà locali, accelerare il dialogo e catalizzare una trasformazione associativa guidata dai reali fabbisogni del territorio e dei Soci, si è deciso di regolamentare la partecipazione alle riunioni di CDN dei Presidenti di Comitato Regionale, che possono segnalare il proprio interesse e partecipare uno alla volta secondo l'ordine di richiesta. In questo frangente, i Presidenti intervenuti possono relazionare sulle attività del Comitato Regionale, dunque delle rispettive Sezioni, indicando progetti di successo, criticità, opportunità. Nel corso del 2022, considerato il poco tempo a disposizione, si è registrata la partecipazione di Mongera IN3HEZ del Comitato Regionale Trentino Alto Adige Sudtirol, e la segnalazione di interesse da parte di Cavicchioli I5PVA (Toscana), Nuzzi IZ3WNH (Emilia-Romagna), Tramonte IT9ATS (Sicilia) con il nuovo anno.

Sempre in tema di Comitati Regionali, la nostra Associazione si trascinava da 4 anni il commissariamento del CR Sardegna. Per porre fine a questa situazione, si è proceduto ad individuare un nuovo commissario che ha celermente organizzato le elezioni e permesso un ritorno all'operatività normale della nostra Associazione nell'isola.

Relativamente alla normativa sul Terzo Settore e sul suo impatto su ARI, appurato a tutti i livelli che Terzo Settore non significhi Protezione Civile, le parole chiave del lavoro svolto sono state informazione e consultazione.

Si sono infatti tenuti incontri con esperti della materia sugli ambiti organizzativi, statutari, fiscali e operativi, al fine di capire quali direzioni avessero preso realtà nazionali simili alla nostra, quali potessero essere i vantaggi e gli svantaggi degli adeguamenti al D.lgs. 117/2017, e quale potesse essere un possibile percorso per la nostra Associazione. Contestualmente, nel mese di dicembre è stato predisposto un questionario inviato a tutte le Sezioni al fine di rilevare come le nostre realtà territoriali si stessero rapportando con la nuova normativa anche in virtù delle modifiche di Regolamento di Attuazione predisposte nel 2021.

Al questionario hanno risposto 128 Sezioni, in percentuale abbastanza allineate tra le varie regioni, e duole constatare che molte Sezioni non siano raggiungibili o dialoghino con la sede centrale, aspetto per il quale occorre richiamare i Comitati Regionali affinché si adoperino per una salutare operatività delle Sezioni sul territorio come previsto dal nostro Statuto.


Sezioni che hanno risposto al questionario sul totale
Sezioni per ogni Comitato Regionale


Sul campione statistico rilevato, il 6,3% delle Sezioni non ha capito cosa sia il Terzo Settore, il 25,8% non è interessato mentre il 68% è interessato, ha già costituito un Ente del Terzo Settore oppure attende istruzioni per farlo in piena sintonia con ARI. Questi risultati hanno suggerito, come atteso, la necessità di lavorare ad una roadmap che rispondesse alle necessità del campione statisticamente prevalente, e, allo stesso modo, tutelasse quelle realtà che non intendano cogliere le opportunità connesse alla normativa del settore.


Le Sezioni rispetto al Terzo Settore


Si è dunque proceduto stilando una nota di aggiornamento da distribuire a tutte le Sezioni con l'obiettivo di mettere chiarezza sul tema dal punto di vista ARI, ed allineare tutti gli attori della nostra Associazione su un unico obiettivo organizzativo: quello di gettare le basi per una rete associativa di primo livello così come definito dalla nuova normativa, dove ARI - quando potrà annoverare almeno 100 enti del Terzo Settore in almeno 5 regioni e con un rinnovato Statuto - possa aderire essa stessa al Terzo Settore e sfruttare i vantaggi previsti dalla normativa, continuando a solvere il suo compito di coordinamento, tutela, rappresentanza, promozione o supporto anche degli ETS associati ad ARI sul territorio e delle loro attività di interesse generale, anche allo scopo di promuoverne ed accrescerne la rappresentatività presso i soggetti istituzionali.

Tale documento, seppur già completo a fine 2022, non è stato diffuso nell'anno in analisi per consentire un ulteriore allineamento con CSVnet, organizzazione nazionale di coordinamento dei Centri Servizi del Volontariato sul territorio a supporto degli ETS locali, in modo da instaurare da subito partnership di lungo corso a supporto dell'adeguamento nazionale e soprattutto a garantire allineamento su tutto il territorio per tramite dei CSV stessi.

RadioRivista

La nomina di Paolo Reda alla direzione di Ediradio ha segnato un momento di forte discontinuità organizzativa per la controllata Srl. Il nuovo Amministratore Delegato ha da subito operato secondo gli stessi principi di buona amministrazione, semplificando e alleggerendo la struttura operativa il più possibile per lavorare meglio e avere il più possibile il controllo dei costi. In questa direzione, una delle prime iniziative è stata quella di supportare la proposta di dare nuovamente in outsourcing la gestione della pubblicità sulla nostra rivista, attività che deve garantire un introito a copertura di parte dei costi di produzione della rivista stessa e dunque debba essere condotta da attori appropriati nel panorama editoriale del settore. A seguire, Reda ha guidato un nuovo approccio all'acquisto delle forniture necessarie, avviato iniziative di ottimizzazione delle operazioni, e affiancato con continuità il nuovo Direttore di RadioRivista Alberto Zagni non appena nominato.

Con la nuova Direzione si è rivisto l'approccio grafico e strutturale della rivista stessa, ed è stato ripristinato anche un vero e proprio Comitato di Redazione preposto all'analisi e all'allineamento dei diversi contribuiti che, man mano, i Soci sottopongono, con l'obiettivo di far crescere la qualità dell'informazione distribuita.

Da un punto di vista di fruizione dei contenuti, è stato possibile dare seguito ad una necessità auspicata da molti in un'era sempre di più digitale: poter rinunciare alla copia cartacea della rivista fruendo solamente della versione digitale già disponibile, con un piccolo risparmio economico intrinsecamente legato ai costi postali e di stampa.

ARI pubblica da molti anni una rivista scientifica, e continua a metterla al centro delle attività associative rinnovandola e aprendo un tavolo progettuale. Credo possiamo tutti ritenerci orgogliosi di quanto possiamo realizzare con le nostre forze, e auspico personalmente ad un forte rilancio dei contenuti come strumento educativo per la diffusione del radiantismo in Italia.

Outlook

Un'Associazione che voglia tutelare gli interessi dei propri Soci deve guardare prepotentemente anche verso l'esterno e si relaziona ampiamente con tutti gli attori dell'ecosistema in cui opera.

Riguardo alle altre Associazioni non sono mancati incontri e relazioni con CISAR e ARS, oltre a tutte le Associazioni con cui invece sussistono proficui accordi di affiliazione. In particolare con AMSAT Italia è stato siglato un protocollo di intese nella direzione di collaborare alla diffusione della conoscenza, delle pratiche e della sperimentazione in ambito satellitare.

In crescita la presenza della nostra Associazione e dei Radioamatori sui media, grazie anche all'iniziativa delle nostre Sezioni; molto potente, trasversale e coinvolgente la partecipazione di ARI al programma Inviato Speciale di RAI Radio 1, curata dall'ufficio stampa nazionale.

In ambito eventi, abbiamo partecipato alla Fiera di Montichiari e a Ham Radio (Friedrichshafen), oltre a varie presenze individuali e autofinanziate di membri del CDN e Manager presso diverse location del Paese. Inoltre, un team di quattro persone ha preso parte al campo YOTA regionale (Youngster On The Air) che si è tenuto in agosto in Croazia.

Presso l'allora MiSE (ora MIMIT - Ministero delle Imprese e del Made in Italy) ci si è adoperati per riallacciare i rapporti istituzionali con la Direzione generale per i servizi di comunicazione elettronica, radiodiffusione e postali, competente sulle attività dei Radioamatori. In particolare è stata presentata una proposta di revisione prefissi radioamatoriali, e si è voluto rafforzare il legame di collaborazione anche in virtù dell'ampia rappresentanza di categoria nel panorama radioamatoriale italiano con un incontro di persona presso la sede di Viale America 201 a Roma.

ARI è inoltre stata l'unica Associazione radioamatoriale a partecipare alla consultazione pubblica per il nuovo Piano Nazionale di Ripartizione delle Frequenze. In questa sede i Soci Carletti e Lupi hanno promosso la formale adozione del Band Plan IARU di riferimento, con richieste puntuali in merito alle porzioni 1810-2000 kHz, 70,0-70,5 MHz, 430-440 MHz e la protezione del servizio satellitare in gamma 435-436 MHz; un primo risultato si è visto con la modifica della porzione 436-438 MHz nell'ultimo PNRF, prima assegnata al solo servizio di «radioamatore via satellite» oggi più genericamente «radioamatore».

Ancora più in alto in termini di importanza nel ruolo di protezione delle nostre bande di frequenza, ARI partecipa attivamente alle riunioni del Gruppo Nazionale per la preparazione all'ITU WRC-23 (World Radio Conference), ancora una volta come unica Associazione radioamatoriale presente. Diverse le riunioni plenarie dove Carletti e Lupi, hanno presentato in maniera strutturata ed apprezzata le nostre osservazioni relativamente ai punti in agenda che impattano sul servizio radioamatoriale e sulle sue bande. Tali osservazioni, che ricalcano quanto indicato dalla IARU e che essa stessa sostiene nei meeting internazionali degli enti coinvolti, sono state inserite nel Libro Bianco del Gruppo Nazionale al fine di giungere ad una posizione unica nazionale condivisa da presentarsi nelle riunioni preparatorie dei gruppi di lavoro in ambito CEPT e ITU.

ARI risulta essere l'unico interlocutore competente su più livelli, ed è plausibile auspicare che una riaffermata collaborazione possa agevolare la partecipazione ad un tavolo di revisione del Codice delle Comunicazioni Elettroniche, opportunità attesa da lungo tempo.

Radiocomunicazioni di Emergenza

Il 13 ottobre ARI è intervenuta nell'ambito della settimana del volontariato presso il Dipartimento di Protezione Civile a Roma per intitolare la Rete Nazionale delle Radiocomunicazioni Alternative di Emergenza (nota come rete delle Prefetture) all'On. Giuseppe Zamberletti, e con l'occasione riallacciare i rapporti istituzionali con i vertici del Dipartimento e in particolare con il Settore TLC.

Proprio questa rinnovata collaborazione ha catalizzato la partecipazione di ARI nell'Esercitazione "Sisma dello Stretto 2022" svoltasi tra Reggio Calabria e la Regione Sicilia dal 4 al 6 novembre, ove sono intervenute le Sezioni locali anche per mezzo dei propri ETS iscritti agli elenchi regionali di Protezione Civile, con ottimi riscontri in termini di preparazione del personale volontario e delle strumentazioni.

In questo ambito, si è anche provveduto a censire il materiale radio depositato da quasi dieci anni presso la Sezione di Pescara e a consegnarlo, unitamente alle 3 roulotte, con atto di comodato gratuito alle Sezioni e Comitati Regionali individuati da precedenti CDN.

In conclusione, vorrei evidenziare il clima sereno e costruttivo che caratterizza i confronti del Consiglio Direttivo Nazionale, unitamente alla costante collaborazione con il Collegio Sindacale Nazionale, sempre nel rispetto dei ruoli.

ARI ha voluto scommettere sulla volontà di fare rete a tutti i livelli della nostra Associazione, auspicando che sapremo cogliere l'opportunità che ci offrirà il 2023 per disegnare assieme il nostro futuro, anche non aumentando la quota sociale stante le condizioni economiche al contorno, certi che ARI possa essere davvero unico riferimento nazionale di affermata qualità, serietà e dai saldi principi morali che possa guidare il radiantismo negli anni a venire.

* Presidente dell'ARI