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L'Editoriale di maggio 2020
Anche in tempi d'emergenza, l'ARI c'è
di Vincenzo Favata, IT9IZY
Questo editoriale arriverà ai lettori - se teniamo conto delle previsioni meno allarmistiche degli esperti - quando saremo tutti a conoscenza delle decisioni definitive del Governo, circa le limitazioni alle libertà individuali, adottate per combattere la pandemia, nel frattempo, però, nell’ambito associativo sono state scelte, celermente, soluzioni chiare per evitare i prevedibili disagi provocati dalla delicata situazione sanitaria in atto.
La nostra Associazione ha tempestivamente - così come è stato positivamente rilevato anche dalle nostre consorelle estere e pubblicato ufficialmente - fatto fronte all’emergenza coronavirus con la chiusura degli uffici milanesi (ARI ed Ediradio); scelta obbligata ed immediatamente adottata per la miglior tutela della salute dei dipendenti e dei soci che frequentano la sede di Via Scarlatti.
Ovviamente è importante precisare che, in caso di pericolo per la salute, come quello che incombe sulla Regione Lombardia, la limitazione dei diritti dei cittadini e dei soci non è arbitraria e nasce dall’esigenza superiore di salvaguardare il bene della salute individuale e deve essere intesa come necessaria ed ineludibile.
Per il disimpegno delle attività associative più importanti è stato scelto per quasi tutti i dipendenti il lavoro in smart working e per chi non può, per scelta o per impossibilità, si chiederà la CIGD così come previsto dal Decreto “cura Italia" che prevede l’estensione della Cassa integrazione in deroga per tutti i dipendenti, per un tempo massimo di 9 settimane.
La nostra rivista, nonostante la decisione di Poste Italiane di chiudere con maggior parte delle spedizioni (tra le quali rientra la tipologia da noi utilizzata per veicolare il mensile associativo ai Soci), sarà quasi certamente recapitata ai destinatari come è avvenuto di norma, nonostante le difficoltà in ordine alla sostituzione del vettore in tempi di restrizioni governative.
In buona sostanza abbiamo affrontato ed affrontiamo l’emergenza con decisioni tempestive anche se difficili e sofferte, ciò grazie alla dedizione di tutti i Consiglieri ed in particolare di coloro che vivono nell’interland milanese.
Un’ulteriore decisione importante è stata quella di rinviare l’assemblea ordinaria per l'approvazione dei bilanci; anche questo provvedimento è stato preso dopo che era stata posta in essere, nel rispetto dei termini dello Statuto, tutta l’attività prodromica alla celebrazione dell’importante impegno associativo.
Anche in questo caso la delibera è stata adottata velocemente e correttamente, stante l’impossibilità, alla luce dei provvedimenti emergenziali adottati dal Governo e dalle Regioni, di procedere alla celebrazione delle riunioni assembleari delle Sezioni e dei Comitati Regionali con la presenza fisica dei delegati.
A tal proposito, posto che l’obbligo di approvazione dei bilanci è un adempimento statutario fondamentale per il corretto funzionamento dell’Associazione, è stato già chiesto alle Sezioni ed ai Comitati Regionali di valutare la possibilità di organizzarsi con piattaforme digitali per la celebrazione dell’Assemblee da remoto.
In ambito tecnologico il radioamatore è per definizione un innovatore e sono certo che sapremo trovare la soluzione migliore per celebrare le assemblee nel caso in cui l’attuale situazione restrittiva dovesse prolungarsi oltremodo nel tempo.
La pandemia mondiale che ha colpito molte nazioni inciderà anche sul regolamento dei contest, stante che non sarà possibile la partecipazione delle stazioni multioperatore; anche il nostro impegno sul fronte della protezione civile sarà certamente valorizzato nell’ambito di competenza e, in forza di ciò, presteremo la massima attenzione a tutte le richieste delle Autorità preposte. Peraltro, è possibile evidenziare anche un aspetto positivo, frutto delle attuali restrizioni casalinghe, consistente nel fatto che quasi sicuramente si registrerà una maggiore attività radio, mi auguro accompagnata da un rilancio delle sperimentazioni.
Invito tutti all'osservanza dei limiti vigenti alla circolazione delle persone, nella certezza che saranno rispettati dalla maggioranza dei radioamatori, a prescindere dalla mia esortazione, nella convinzione consapevole che sia l’unica arma per evitare la diffusione dissennata del contagio.
Spero, infine che i disagi e le limitazioni abbiano durata breve e che si possa riprendere l’attività, associativa, lavorativa e di relazione nel più breve tempo possibile.
*Presidente dell'ARI