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PostHeaderIcon L'Editoriale di febbraio 2025

Il sogno e le stelle

Alberto Zagni, I2KBD

Da poche settimane è passato il 60mo anniversario della messa in funzione della Croce del Nord, il primo e più famoso radiotelescopio Italiano, inaugurato il 24 ottobre 1964. E’ stato pensato e realizzato da tre grandi ricercatori e visionari dell’Università di Bologna, Marcello Ceccarelli, Alessandro Braccesi e il nostro Gianfranco Sinigaglia, I4BBE. Nel suo libro “L’avventura di vivere”, Ceccarelli ripercorre tutta la sua vita, la sua malattia e l’avventura di costruire quello che sembrava un’impresa impossibile.

Trovare i fondi, gli appoggi dei ministeri, risolvere gli innumerevoli problemi tecnici e umani, mi ricorda (anche se ad un livello ben diverso!) quella che dovrebbe essere l’aspirazione di noi radioamatori.

Avere un sogno che sembra irraggiungibile, cercare le risorse, superare le delusioni e risolvere i problemi tecnici, dovrebbe essere la filosofia e lo stimolo che spinge le nostre attività.

Non importa che si tratti di costruire una stazione per EME, ascoltare la ISS o mettere in orbita un satellite amatoriale, il fascino della nostra avventura è nel sognare l’impresa difficile a cui dedicare tutti i nostri sforzi, superare le sconfitte e non darsi mai per vinti.

Nei miei pellegrinaggi giovanili a Medicina (BO), dove è installata la Croce del Nord, insieme a Sinigaglia (e alle sue pipe che spandevano cenere ovunque!) ho avuto la fortuna di conoscere Goliardo Tomassetti, I4BER che mi ha accolto con entusiasmo nei locali dell’Università e nei laboratori del Radiotelescopio insieme a Roberto, I4AOR.

Si parlava di microonde (il famoso Gigafono per i 10 GHz), di meteor scatter e ovviamente di ricevitori per radioastronomia a 408 MHz. Goliardo mi ha scritto decine di lettere minuziose e farcite di schemi e suggerimenti, dedicando ore ad un giovane studente di ingegneria che si alimentava di diodi Gunn e sogni...

Credo che in questo si riassuma la vera vocazione che è lo stimolo della nostra attività e che una volta nata, dura per tutta la vita. Raccogliere lo spirito dei nostri maestri e tramandare l’ispirazione alle generazioni future.

Se il nostro obbiettivo fosse solo di parlare alla radio e portare a casa diplomi e qualche piazzamento nei contest, probabilmente ci divertiremmo e passeremmo un po’ di tempo, ma la commozione di queste righe di Ceccarelli ci fanno capire cosa vuoi dire vivere la vita come un sogno: “... di tutta una vita che non ho rifiutato, tra i mille ricordi che ancora mi fanno esistere c’è anche il fischio del vento tra i fili di ferro zincato nella notte in cui vedemmo passare la nostra prima radiosorgente”.

Anche ora la radiosorgente Cygnus A sta passando sopra le nostre teste...

* Vicepresidente dell'ARI e Direttore di RadioRivista