/Spe • ri • men • tà • re/
Alessio Sacchi, IZ4EFN
Quando, nel 2023, iniziammo un percorso di collaborazione con il MIMIT a tema sperimentazioni frequenziali ottenendo un primo GO per la gamma 70 MHz, ci sembrò utile e formativo creare un portale per monitorare l’andamento degli esperimenti su questa nuova banda, creando uno strumento inedito: il portale 70mhz.ari.it. A un anno di distanza, i radioamatori italiani possono continuare a sperimentare in 70 MHz, ma anche in 40 MHz e finalmente iniziare ad abbattere il muro dei 1830 kHz, decisamente rilevante per chi opera in 160 metri soprattutto verso altre regioni ITU e durante i contest. Da qui l’idea di spostarci su sperimentazioni.ari.it, con l’intento di creare un contenitore che raccolga le nostre esperienze e ci spinga a continuare l’attività in sinergia con il MIMIT, auspicabilmente anno dopo anno.
Due i temi ricorrenti nelle discussioni della comunità. È arrivata tardi! Sì, le nostre richieste risalgono al novembre scorso. Dispiace che questo abbia ridotto le possibilità di utilizzo nel periodo estivo, soprattutto per le bande più alte, ma è davvero più importante che siano arrivate. Prima di tutto perché una sperimentazione richiede diversi nulla osta – soprattutto quello dell’ente a cui la frequenza è primariamente assegnata, sovente il Ministero della Difesa nel nostro caso. In secondo luogo, perché queste attività sono propedeutiche all’attribuzione su base definitiva all’interno del PNRF – il Piano Nazionale di Ripartizione delle Frequenze. Per arrivare al PNRF bisogna sperimentare, dimostrare l’assenza di disturbi, e l’effettiva necessità/interesse per la banda stessa.
Appunto, non disturbare! Cosa è lo STOP BUTTON? Il MIMIT assegna molteplici sperimentazioni ogni anno, tipicamente a soggetti privati, ad esempio un operatore che deve provare una nuova tecnologia in una specifica località. In caso di disturbi, è molto facile verificare e far cessare il disturbo. Come fare nel caso dei radioamatori, che invece sono tanti e distribuiti su tutto il territorio? Proprio il lavoro iniziato nel 2023, con il portale dedicato alla sperimentazione e utilizzato per mostrare l’attività svolta a fine anno, ha ispirato la prescrizione ministeriale per cui l’associazione richiedente dovesse mettere a disposizione uno strumento per tracciare l’attività svolta da tutti gli aderenti, in modo da poter verificare eventuali segnalazioni di interferenza con altri servizi, permettendo tra l’altro la rimozione del vincolo di protezione dei confini che aveva precedentemente impedito l’attività a molti di noi.
Va ricordato infine che queste attività di sperimentazione ci sono riconosciute in forma gratuita, grazie alle recenti modifiche del Codice di cui ci siamo già occupati.
Abbiamo incredibili possibilità, usiamole bene.
* Presidente dell'ARI