Ci pare giusto, ogni tanto ricordarlo......
Quindi ecco, ad uso e consumo di chi non sa o non si ricorda, chi sono i radioamatori:
Spesso confusi con i CB e i loro baracchini, i radioamatori sono persone che, dotate di patente e licenza ministeriale a seguito di un esame, sono autorizzate a svolgere comunicazioni radio, su bande di frequenza loro assegnate, a scopo di sperimentazione o pubblica utilità senza scopo di lucro.
Oggi vi sono oltre due milioni di radioamatori autorizzati nel mondo, con la maggioranza in Giappone e negli Stati Uniti. In Europa il gruppo più numeroso è quello tedesco, con oltre 70.000 radioamatori, seguito dal Regno Unito; in Italia le stazioni autorizzate superano i 40.000.
Il movimento dei radioamatori costituisce un’inestimabile base di attrazione per carriere scientifiche, progettistiche e tecniche di ogni genere. Si è calcolato che circa il 40 % dei radioamatori autorizzati negli U.S.A. lavora nel campo concernente le telecomunicazioni e l’elettronica e che l’85% di essi fu indotto ad iniziare la carriera in tal senso da un interesse per i radioamatori.
A parte questi numeri, oltre al primo radioamatore, Guglielmo Marconi inventore della radio e premio Nobel, troviamo persone di ogni estrazione sociale, cultura, religione, lingua, età, professione, accomunati dall’interesse di tipo tecnico e sociale per la radio. E di nomi famosi ve ne sono tanti, come Francesco Cossiga, Marlon Brando o il re Juessin di Giordania.
E’ un hobby serio, dunque, a livello professionale, e garantisce, se praticato seriamente, l’acquisizione di un bagaglio di conoscenze spendibili con successo anche nel mondo dello studio e del lavoro. Ne sia la prova che molte scuole superiori all’estero e in Italia inseriscono il radiantismo (l’attività di radioamatore) nei programmi di attività integrative alla didattica.
Si diventa radioamatori non solo per parlare con il resto del mondo, ma per conoscere in maniera più approfondita tutto ciò che è legato al mondo della radio, dall’elettronica necessaria per far funzionare le apparecchiature, fino alla propagazione delle onde radio.
Fra i vari aspetti più importanti dell’attività radiantistica vanno nominati la Sperimentazione, il Servizio e la Protezione Civile.
Cosa fanno i Radioamatori - Le comunicazioni tra radioamatori, che costituiscono un vero e proprio "Servizio" internazionale, come riconosciuto formalmente nel 1927 dalla Conferenza della I.T.U. di Washington, ha dato vita a scoperte eccezionali come la FM, i cellulari, il transistor, etc..
Il radioamatore (nel gergo detto OM) “nel suo piccolo” applica praticamente tutte le varie tipologie esistenti nel campo delle telecomunicazioni. Generalmente ogni OM si appassiona ad una o più attività specifica.
Un radioamatore per svolgere la sua attività ha innanzitutto bisogno di una radio e di una antenna. Ma questo è solo l’inizio!!
DX - Indica il collegamento con radioamatori in luoghi lontani e/o rari. Per raro si intende quel luogo dove vi è scarsa presenza di radioamatori (in alcuni paesi è proprio vietata l’attività).
Contest - E’ l’attività “sportiva” e competitiva e consiste in gare di collegamenti. Nell’arco di 24 o 48 ore si cerca di fare il maggior numero di collegamenti radio (in gergo QSO) seguendo il regolamento di quel contest. A quelli principali partecipano anche più di 4.000 OM sparsi in tutto il mondo.
Le spedizioni - Cercare di collegare tutte le nazioni radioamatoriali (entità) del mondo è difficile perché il mondo delle nazioni (entità) radio è diverso da quello geografico. Per fare un esempio, anche una remota isoletta del pacifico può essere un country a sè, con una propria referenza. Siccome molti di questi posti sono disabitati, allora per permettere a tutti gli altri Om del mondo di collegarla, vengono organizzate spedizioni di altri Om, della durata di alcuni giorni, per effettuare i collegamenti. Sono giorni di fuoco dove non si mangia e non si dorme pur di aver nel proprio log (quaderno di stazione) la rara isola. Dall’altra parte, gli spedizionieri, investono soldi e sacrifici per recarsi in posti sperduti, pericolosi e dove spesso le condizioni meteo sono proibitive. Purtroppo fra incidenti e paesi ove sono dittature c’è scappato anche il morto!!!
La QSL - Ogni radioamatore ha un suo “biglietto da visita” chiamato QSL. Si tratta di una cartolina dove vengono riportati i dati dell’operatore e delle apparecchiature usate. Viene scambiata fra i corrispondenti per avere una conferma scritta dell’avvenuto collegamento radio (QSO) indicando data, frequenza, modo ecc. dell’avvenuto QSO.
Protezione Civile - Si tratta indubbiamente di uno degli aspetti più meritevoli del radiantismo. Sono innumerevoli gli interventi dei radioamatori avvenuti in caso di calamità e disastri che distrussero le normali linee di comunicazione
Il nominativo - L’autorizzazione di stazione di radioamatore assegna al radioamatore stesso un ben preciso ed univoco nominativo personale. La prima parte di tale nominativo (denominata prefisso) è assegnata in accordo con un elenco internazionale fissato dai regolamenti I.T.U. (International Telecommunications Union) per tutte le nazioni del mondo. La parte restante del nominativo è invece squisitamente personale, assegnata dal Ministero e risulta da una combinazione di una, due o tre lettere alfabetiche. In Italia tutti i nominativo hanno il prefisso iniziante con “I” seguito da una o nessuna lettera e da un numero indicante la zona postale. Esempio: IZ7EVZ indica un radioamatore italiano che risiede in Puglia (zona 7).
La procedura burocratica per diventare radioamatore si compone di 3 fasi: 1) Sostenere l'esame per ottenere la patente di radioamatore; 2) Ottenuta la patente, richiesta del nominativo di stazione; 3) Ottenuto il nominativo, dichiarazione di inizio attività e richiesta autorizzazione generale.
L’A.R.I. - Associazione Radioamatori Italiani - A livello internazionale la più importante Associazione è la IARU (International Amateur Radio Union) Unione Internazionale dei Radioamatori che riunisce le varie Associazioni nazionali (per l’Italia l’ARI) per rappresentare e coordinare l’attività radiantistica in tutto il mondo, specialmente nei confronti degli Organismi Internazionali e dei Governi. Le più grandi Associazioni a livello nazionale sono la ARRL (American Radio Relay League) l’associazione dei radioamatori USA e la JARL per il Giappone. In Europa le maggiori sono la DARC (Germania); RSGB (Regno Unito); REF (Francia).
Le fiere - In ogni mese dell’anno vengono organizzate fiere dell’elettronica per OM. E’ l’occasione per incontrarsi, vedere le novità del mercato ed acquistare prodotti nuovi e usati. In quelle più importanti si premiamo anche i radioamatori che hanno vinto gare o fatto spedizioni
OM a Lucera – In città ci sono una decina 10 radioamatori ma quelli più attivi sono meno della metà. Le sezioni ARI più vicine sono quella di San Severo e Foggia. I radioamatori sono sempre contenti di fare proseliti e quindi di buon grado far visitare le loro stazioni e attrezzature.
L.V.
Fonte: Luceraweb