Notice
  • Direttiva EU e-Privacy

    Questo portale utilizza i cookie per offrirti le migliori risorse tecnologiche disponibili. Continuando a visitarci senza modificare le tue impostazioni accetti implicitamente di ricevere tutti i cookies. Diversamente, puoi modificare le tue preferenze agendo direttamente sulle impostazioni del software di navigazione impiegato.

    Documentazione Direttiva e-Privacy

PostHeaderIcon I fatti nostri/6

di Mario Ambrosi, I2MQP*

Torniamo a questa nostra rubrica con molta soddisfazione, visto come si è svolta l’Assemblea Generale che ha avuto corso il 10 Dicembre u.s. a Varese. Sono stati approvati i resoconti contabili e bilanci che erano in sospeso, anche da anni, e che sono stati oggetto di tante polemiche e contestazioni durante la scorsa gestione del Consiglio Direttivo. Ci hanno portato in una situazione abbastanza difficile, hanno messo in questione le normali attività dell'Associazione e abbiamo corso il rischio di venire commissariati e di finire poi per morire di inedia.
Ma forse questa era proprio l’intenzione di chi ha tramato così a lungo contro il nostro sodalizio, con la speranza di poterne poi prendere il posto. Perché è difficile pensare che tutto sia nato solamente per il puntiglio di alcune persone che non condividevano la gestione così come si era tentato di portare avanti.

 

Certamente dobbiamo tener conto che il nostro Statuto sociale è datato, ma principalmente è stato fatto da gentiluomini per essere messo in pratica da gentiluomini, e non poteva tener conto di una situazione che è diventata la copia appunto di quello che vediamo in tutti gli aspetti della nostra vita di tutti i giorni e che non è certamente sempre la vita di gentiluomini in un Paese di gentiluomini. Per questo ognuno pretende di interpretare lo Statuto a suo uso e consumo e pensa di avere a che fare con persone che a loro volta lo interpreteranno a modo loro, contro di lui. In realtà le nostre regole sono ragionevoli e possiamo solo cercare di migliorarle con un aggiornamento del Regolamento di Attuazione, visto che lo Statuto è difficilmente modificabile.

 

La riunione, dopo un inizio difficile, si è poi svolta in maniera estremamente positiva e bisogna dire che anche chi non era in linea con le decisioni che poi sono state prese a larga maggioranza si è comportato in maniera ragionevole in un ambiente di collaborazione e di educazione e che le decisioni sono state prese tutte con una maggioranza più che abbondante, dando così una forte autorevolezza a tutta la riunione.
Sono questi ultimi che mi sento di ringraziare con maggiore convinzione, perché mi hanno persino meravigliato per l’attaccamento che hanno mostrato verso il sodalizio e la ragionevolezza con cui hanno esposto il loro punto di vista. Non voglio dire di più perché corro il rischio di dimenticarne qualcuno o qualche particolare.
Speriamo sia veramente, come tutti hanno auspicato, l’inizio di un nuovo modo di lavorare assieme. Le idee sono tante e ne potrete leggere i particolari nel verbale che è in fase di stesura, e nelle varie comunicazioni che potrete trovare su RadioRivista e sul sito ARI.

 

Ho parlato di un inizio difficile. Alla riunione si sono presentati anche due ex soci, espulsi di recente e abbiamo dovuto ricorrere ai Carabinieri per allontanarli, dopo che loro avevano comunicato di aver richiesto l’intervento della Guardia di Finanza per difendere i loro diritti a presenziare alla nostra riunione. I Carabinieri, dopo aver svolto i controlli di rito, hanno chiesto ai due ex soci di allontanarsi e la riunione ha potuto aver seguito in maniera regolare.
E’ stato tutto molto rapido e regolare ed ora dobbiamo passare a mettere in atto, un poco per volta, le cose che serviranno a dimostrare che c’è la volontà per cambiare in meglio. Voglio solo ricordare l’impegno che abbiamo già programmato per celebrare in maniera degna i 90 anni di vita dell'Associazione Radioamatori Italiani e l’impegno a lavorare più vicini ai Comitati Regionali.
Nel frattempo dovranno essere sistemati i due commissariamenti, Veneto e Piemonte Val d’Aosta, per tornare alla pienezza di funzionamento di tutta la nostra struttura e preparare la parte amministrativa per essere aggiornati al più presto con il Corpo Sociale e non avere tutti i problemi che abbiamo avuto in questi ultimi mesi.
Grazie a tutti coloro che hanno collaborato e che ci hanno aiutati.

 

*Presidente dell'ARI