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PostHeaderIcon Quando un chat di Telegram "risolve" il problema del CW

di Salvatore Scalise, IK7UKF


Immagino che la mia storia sia comune a quella di molti di noi. Conseguita la Patente e la Licenza di radioamatore nel 1992, all’epoca si facevano gli esami per il CW, ho messo il Morse nel cassetto e con esso i pochissimi QSO fatti all’epoca.
Semplicemente non avevo mai amato il Codice.
Questo, dovuto ad una errata metodica di studio da autodidatta, che mi aveva portato ad apprendere il Codice come punti e linee.
All’epoca la mia vita lavorativa mi rendeva impossibile il frequentare un corso in Sezione. Fu così che il Codice fu presto dimenticato, anche se questo mi faceva sentire un radioamatore “zoppo”.
Nel 2017, dopo quasi 26 anni, si accese una scintilla: nelle serate di pessima propagazione facevo scansione in HF, per sentire solo le solite due stazioni e poi il vuoto.
Una volta mi venne per caso di scendere nella porzione cw delle bande e lì fui folgorato sulla via…. del Morse.
Le fette di frequenza erano piene di gente che chiamava, rispondeva e faceva contest.


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tratto da RadioRivista 4/20 pag. 64