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PostHeaderIcon L'Editoriale di marzo 2020

Tanto è stato fatto, molto è da fare
di Vincenzo Favata, IT9IZY

Vincenzo Favata, Presidente ARI

Mi accingo a scrivere questo editoriale consapevole che in prossimità dell’assemblea ordinaria, indetta annualmente per l’approvazione dei bilanci consuntivo e preventivo, appare utile fornire ai lettori informazioni aggiornate in ordine alle attività associative, con particolare riferimento a quelle che hanno comportato una spesa significativa, così come riportata sui bilanci.

Iniziamo dalla disamina, per sommi capi, delle voci di spesa più onerose per l’Associazione: il personale, il funzionamento degli uffici, il servizio qsl, RadioRivista e gli altri servizi forniti ai soci. Per il personale, di concerto con il Segretario Generale, sono state operate opportune riduzioni delle ore lavorative che non hanno intaccato l’efficienza delle prestazioni rese; anche per il Bureau è stata posta in essere un'attenta valutazione delle spese postali con le opportune possibili riduzioni; per RadioRivista sono state, grazie alla sagacia del Direttore, operate opportune riduzioni delle spese che hanno comportato il mantenimento dello standard qualitativo ed un buon risparmio, ulteriori tagli specifici sono stati effettuati senza nocumento per l’Associazione. Peraltro, nell’ottica del miglior andamento associativo e del contenimento dei costi, le riunioni del CDN in sede sono state notevolmente ridotte ed è stata utilizzata la videoconferenza Skype con più frequenza rispetto al passato; ciò ha consentito l’eliminazione delle trasferte e l’utilizzo delle ore serali, che hanno reso possibili riunioni più frequenti e non collegate al disimpegno delle attività lavorative personali di ognuno dei Consiglieri.



Trattasi, come ognuno di noi può notare, di spese necessarie per il corretto funzionamento dell’Associazione e per mantenere i servizi sociali agli attuali livelli qualitativi.


Naturalmente il mantenimento di tutte le prestazioni che l’Associazione fornisce ai propri soci non può non comportare l’adeguamento delle quota sociale alle effettive spese sostenute, al fine di arrivare al pareggio del bilancio.

Non deve sorprendere, pertanto, se periodicamente gli Amministratori, verificano, così come farebbe ogni “buon padre di famiglia” se le entrate sono sufficienti a coprire e le spese.

Gli attuali componenti del Consiglio Direttivo Nazionale hanno, sin dall’inizio del loro mandato, discusso, esaminato e approfondito ogni eventuale e possibile modifica per migliorare i servizi per i soci ed al contempo contenere se non addirittura diminuire le spese.

E’ stata posta in essere una disamina delle singole spese dei servizi telematici, del servizio QSL, della nostra prestigiosa rivista, al fine di migliorare i servizi resi ed offrire a tutto il sodalizio gli stessi standard delle migliori consorelle europee.

Un'attenzione particolare è stata riservata anche alla disamina del D. Lgs. n.117/2017 (c.d. codice del terzo settore) che presenta importanti novità sul piano civilistico che incidono sul Codice Civile e su parte della legislazione di settore. Sono state esaminate anche le modifiche statutarie apportate dalle Associazioni consimili che si occupano di protezione civile; da detta disamina si è potuto verificare che il pedissequo adeguamento alla nuova normativa, operato da alcune realtà associative, è stato posto in essere snaturando e modificando radicalmente le originarie norme statutarie delle Associazioni medesime.

Tanto è stato fatto e molto è ancora da fare, per adesso apprendo con piacere che, alla data odierna, il numero degli iscritti è maggiore di quelli dello scorso anno, quale miglior auspicio per un futuro migliore?

* Presidente dell'ARI