Quel che ci fa decollare verso nuovi orizzonti
di Vincenzo Favata, IT9IZY
Non si ottiene la perfezione, se non si è disposti a sbagliare ed ogni volta rialzarsi e riprovare. Occorre molto carattere per accettare i sacrifici indispensabili per superare le avversità e continuare ad andare avanti senza mollare. Ma tutto questo non è sufficiente, perché poi anche se hai profuso il massimo dell'impegno niente ti garantisce il risultato. Certamente la fatica ed il merito premiano, però è necessario che il gruppo ti sostenga e la fortuna ti assista.
Così, nella mia valigia delle vacanze che rischiava di essere piena di stanchezza e di ansia per il domani ho messo anche un pezzetto di sogno che ho portato con me. Pertanto, mi rivolgo a tutti voi che, da anni seguite con attenzione le vicende della nostra Associazione, per auspicare un coinvolgimento corale per il bene dell'Associazione senza lasciare spazio alle solite polemiche sterili, perché alla fine è la passione la forza che più di ogni altra ci consente di volare alto in questo periodo di difficoltà per tutti. Da giorni mi rintoccano in testa le parole, dette piangendo, di una ragazza afghana: "Noi non contiamo" dice questa giovane con una disperazione che strazia gli ascoltatori. Non credo che quando questo editoriale verrà pubblicato sulla nostra bella rivista le cose saranno cambiate in meglio in Afghanistan, il Paese in questione, secondo diverse fonti, è il peggiore al mondo in cui nascere femmina ed anche i nostri colleghi radioamatori afghani, con il nuovo regime, hanno problemi non facili da risolvere. Ho citato le donne afghane per evidenziare che anche di fronte a difficoltà apparentemente insormontabili non bisogna arrendersi e che il contributo di tutti è necessario per superare le avversità. L'accenno al contributo unanime è opportuno ed utile stante che al nostro interno sono presenti due anime contrapposte: quella che ritiene che il nostro sodalizio non sia nato principalmente per il volontariato verso l'esterno e che le regole vigenti non necessitano di cambiamento e quella che ritiene necessario ed indispensabile l'adeguamento di tutta la struttura alla nuova normativa sugli Enti no profit e ciò anche per beneficiare dei vantaggi previsti dal Legislatore. Risolvere una volta per tutte questa problematica non semplice - che ritengo soltanto apparente - per i molteplici problemi di natura tecnico-giuridica che presenta anche a causa di uno statuto, ancorato al vincolante riconoscimento statuale, che contiene quorum deliberativi cogenti, è il traguardo che ci siamo dati e lo raggiungeremo "provando e riprovando con ostinato rigore". Molto pragmaticamente credo che vadano innanzitutto rispettate le regole vigenti e, al contempo, fatto tutto ciò che è possibile per rendere operativa e moderna la nostra Associazione.
* Presidente dell'ARI