Guardiamo oltre l'ostacolo
di Vincenzo Favata, IT9IZY
Il diffuso senso di partecipazione, le attività intraprese dall’attuale CDN e la scelta della strada maestra della chiarezza hanno consentito di affrontare il particolare periodo storico con relativa tranquillità. Con la speranza di poter riprendere, grazie ai vaccini, le normali attività associative non dimentichiamo che tutt’oggi permane in Lombardia - dove è ubicata la nostra sede nazionale - un notevole pericolo per la salute collettiva a causa dell’espansione delle "varianti" del coronavirus.
Come ricorderete, per il disimpegno delle attività lavorative della sede di Milano è stato scelto il lavoro in smart working anche per la controllata Ediradio e RadioRivista, nonostante le restrizioni delle attività postali, è stata normalmente recapitata ai destinatari.
Altro aspetto positivo che merita di essere menzionato, in questo particolare momento drammatico, è quello che concerne l’aumento dell’attività tipica dei radioamatori con l’utilizzo maggiore delle frequenze assegnate, nonostante il sostanziale periodo di stasi delle grandi spedizioni internazionali.
Oggi, più di ieri, abbiamo la possibilità concreta di lavorare insieme in tutti i settori dove si esplicano le attività sociali per raggiungere gli obiettivi che il progresso tecnologico impone; pertanto, nonostante, ancora una volta, appaiono diffondersi senza tregua le solite parole quali mascherine, contagio, coprifuoco, pandemia, dobbiamo guardare ad un futuro migliore che consenta a tutti la ripresa delle attività ordinarie.
Dobbiamo uscire da questa situazione anche se non siamo immuni e nonostante le angosce che questo stato di cose si porta dietro.
Supereremo certamente le attuali difficoltà con la forza dei nostri ideali, guardando oltre gli ostacoli che si frappongono tra noi ed il nostro futuro.
Non dobbiamo avere tentennamenti per il disbrigo delle normali attività quotidiane, anche in condizioni diverse dal solito.
Il raggiungimento di grandi risultati comporta il superamento di svariate difficoltà, sono certo che l’unione di tutte le componenti sociali faciliterà il compito e una strada sicura potrà essere tracciata anche per gli anni a venire.
* Presidente dell'ARI