Lesa maestà, ma per favore!
Gabriele Villa, I2VGW
Non voglio fare l’avvocato di alcuno. Abbiamo già il Presidente dell’ARI che svolge in modo pregevole questa professione. Faccio il giornalista e da quarant’anni a questa parte, anche davanti alle accuse più false e idiote, ho sorvolato replicando solo alle diffamazioni. Tuttavia, e questa scelta sorprenderà probabilmente molti di voi, ho deciso di pubblicare l'e-mail che segue del socio IZ1ANK assieme a queste mie poche righe e di nobilitarla inserendola nell’editoriale di RR. Perché? Ma perché questa storia dei diplomi e dei diplomini, scritta con la solita ironia da Paolo Zaffi (che a difendersi, nel caso, è capace anche da solo) mi ha veramente annoiato. Ho letto anche se distrattamente (perché appunto mi annoiavano) commenti perfidi e velenosi di “colleghi” radioamatori che, quasi fosse un delitto di lesa maestà, si sono sentiti in dovere di insultare persino l’ARI per quell’articolo. Dato per scontato che l’ARI e RadioRivista nulla c’entrano con l’isterismo di questi “radioamatori” vorrei solo chiarire che anch’io, che pure amo il DX e ho raggiunto e messo in bella mostra il mio Top Honor Roll, ho le pareti zeppe di targhe e diplomi. Accanto ai quali ho voluto appendere anche, per ragioni affettive, alcuni awards obbiettivamente “minori”. Per esempio il diploma GIRF (mio padre era un capostazione principale) e quello del Terzo Battaglione Trasmissioni Spluga (di cui indegnamente ho fatto parte). Insomma, c’è spazio per tutto e per tutti. Sulle pareti, come nei sentimenti. Come nelle passioni. Il fatto che abbia pubblicato l’articolo di Palo Zaffi (sì caro amico, l’ho letto, tranquillo, prima di pubblicarlo, non c’è bisogno che mi ricordi i miei doveri di Direttore) significa solo che, come insegnano nei giornali dove sono cresciuto, e i Direttori sontuosi, come quelli che ho avuto io, che un giornale funziona anche quando riesce ad innescare il dibattito. Certo che se il dibattito deraglia nell’insulto e diventa solo una sequela di osservazioni becere, allora chi le scrive può andare allegramente a quel paese. Quindi non voglio dare troppo peso a chi è già appesantito dalla sua ottusa permalosità.
Papa Francesco ci ricorda come, da una prova così dura come questa pandemia, si può uscire migliori o peggiori. Temo che molti facciano del loro meglio, sì. Ma per uscirne peggiori.
* Vicepresidente dell'ARI e Direttore di RadioRivista
Inizio questo mio scritto presentandomi: sono Stefano IZ1ANK, socio ARI dagli Anni '80 quale IW3, poi IN3 e infine, al cambio di residenza, IZ1 attuale call. Scrivo queste brevi righe in merito all'articolo apparso su RR di dicembre 2020 "attività on air 2020" a firma I4EWH. Lei si chiederà: perché si rivolge a me e non all'autore? Semplice perché a Lei è stata affidata la direzione di RadioRivista e come tale rappresenta l'Associazione a cui sono iscritto avallando gli articoli pubblicati e le idee ivi contenute. Il contrario non avrebbe alcun senso logico, supponendo che gli articoli vengano letti prima della pubblicazione.
Dopo questa breve premessa vengo al "nocciolo" della questione. Da qualche mese faccio parte del Conero Radio Team. Radio Club avente diversi scopi quasi tutti attinenti al nostro amato hobby (contest, DX, sperimentazione, etc..) nonché astronomia e astrofisica. La peculiarità che rende unico il Nostro Club è la continua sensibilizzazione contro la pratica immorale dell'abbandono e il maltrattamento degli animali.
A tale scopo, e non solo, sono stati istituiti diversi "diplomi" in HF tutti a scopo benefico. Sin qui non mi sembra affatto un'attività bisbetica e stravagante come definita in maniera abbastanza offensiva da tale I4EWH. Ho colto, inoltre, perfettamente, l'allusione del signor I4EWH citando il diploma Alan34. Apparato di cui ignoro la frequenza di emissione a differenza, a quanto pare, del signor Paolo. Ne ho conosciuti molti con simili pensieri....
Forse soffermandosi un attimo e cercando di capire perché molti OM (tanti iscritti all'ARI) dedicano il loro tempo ad "inondare" la frequenza con "CQ diploma...." ne sarebbe uscito un articolo meno eteròclito (Giordano Bruno - Il candelaio - adatto a definire l'articolo. Chi di citazione ferisce... Durante l'anno maledetto, che ci siamo appena lasciati alle spalle, ha risuonato molto forte l'assenza e l'immobilismo totale dell'ARI. Mi sarei aspettato anche una piccola iniziativa durante il lockdown al fine di rendere meno lunghe le ore, non tutti hanno stazioni DX, e invece nulla. Anzi, si cerca di colpire altrui iniziative a scopo benefico o filantropico. Forse il torto è questo? Troppa presenza in radio del Team?
Probabilmente la polemica la fa da padrona all'interno della mia Associazione si rilegga questo articolo: https://i4ewh.wordpress.com dal titolo: "le elezioni ARI sono una tragedia o una farsa?", medesimo "giornalista" che oggi scrive su RR... Che coerenza...
Al momento, francamente, non trovo più un motivo valido per far parte di questa Associazione, non mi basta il servizio qsl e RR, se poi vengo criticato e deriso se per qualche ora non mi dedico al DX o al QRP (le mie passioni) ma cerco nel mio piccolo di contribuire ad un'attività civica, etica e sociale. Mi creda, con molto rammarico, a fine anno le nostre strade, dopo tanti decenni, probabilmente, si divideranno.
73 de Stefano, IZ1ANK