Il coronavirus ha travolto tutto e tutti, portandosi via oltre che le migliaia di vittime e posti di lavoro, anche consuetudini che, per rimanere nel nostro ambito, davamo per scontate senza pensarci, come il ritrovarsi in Sezione, i Contest multioperatore e in portatile, le dx-pedition e una moltitudine di altre situazioni care a noi radioamatori.
Il lockdown ha bloccato anche una delle attività ormai tradizionali e programmate ad inizio aprile dalla sezione di Mestre: il corso CW. Già, come faremo per il corso CW? Lo cancelliamo, è stata la prima reazione a caldo. Poi, a mente più fredda abbiamo provato ad analizzare le possibili alternative, che sostanzialmente erano due: la prima utilizzare la radio, ovviamente direte, siamo radioamatori… già, ma ai corsi partecipa anche chi non è ancora radioamatore e poi in ogni caso è difficoltosa l’interazione tra istruttore e allievi, visto che questi ultimi, in quanto appunto allievi, non hanno ancora la padronanza del CW, a meno che per corso CW non si intenda una trasmissione automatica e chi riesce a decodificarla bene, gli altri si perdono, pazienza. Non è questo il tipo di corso che fa ARI Mestre.
La nostra è una sezione orientata al progresso e al miglioramento tecnologico, ecco allora spuntare un’altra idea: facciamo come fanno le università e le scuole con la didattica online! Buona idea, ma ci vuole una piattaforma dedicata. Detto fatto, Fabio IW3FVZ - nonché presidente di ARI Mestre - tira fuori il coniglio dal cilindro, un coniglio con le sembianze di una piattaforma didattica già funzionante e operativa, pronta per il corso CW (e non solo, in prospettiva...) e un cilindro con le sembianze di un datacenter: un massimo di 1.000 connessioni contemporanee con audio e video di qualità. Uno strumento usato dalle scuole la mattina, ma libero la sera... Per i corsisti è sufficiente un computer con scheda audio, webcam (opzionale) e un browser, oltre naturalmente la connessione ad internet. Volendo si possono usare anche smartphone e tablet.
A questo punto non resta che fare dei test per verificare la fattibilità del progetto. Una rapida prova di trasmissione CW e di interazione tra istruttore e allievo danno subito esito positivo: nota CW, voce dell’istruttore e degli allievi sono perfettamente intellegibili. Si passa alla fase operativa!
Il giorno stesso i corsisti già iscritti vengono informati che il corso non è cancellato, ma riconvertito online. Ciascuno può comodamente seguire il corso da casa, magari in pigiama e pantofole! Reazioni? “Meno male, finalmente, fico, che bello… ecc.”
Martedì 7 aprile abbiamo inaugurato la prima lezione di CW online. E’ andato tutto molto bene, anche a giudizio di alcuni osservatori che avevamo invitato proprio per avere un feedback (tnx Paolo IK3QAR e Vincenzo IW3FOL). Anche i corsisti hanno unanimemente espresso apprezzamento per il nuovo metodo, osservando che – anzi - favorisce di più la concentrazione rispetto ad una stanza, dove normalmente l’emissione delle note CW avveniva attraverso un altoparlante, con ovvie situazioni di non uniforme distribuzione del suono, echi, ecc. L’ascolto in cuffia da computer è invece ovviamente di qualità più elevata.
Non solo condivisione delle note CW e delle voci, la versatilità del sistema ha permesso anche la presentazione a video di alcuni software utili all’allenamento individuale, potendo spiegarne il funzionamento condividendo direttamente il desktop dell’istruttore.
Un aspetto positivo di non poco conto di questo sistema è che azzera completamente le distanze, non serve più salire in auto e farsi magari qualche decina di km la sera dopo cena per venire al corso, lo si può seguire comodamente e con più profitto da casa, lasciando l’auto in garage. In passato è capitato molte volte di ritrovarsi con metà corsisti qualche sera, magari perché c’era maltempo, nebbia, o semplicemente perché dopo cena e dopo una giornata di lavoro non sempre l’entusiasmo vince sulla stanchezza. Noi speriamo con i corsi online di attenuare quantomeno questo problema, allargando inoltre la platea dei potenziali candidati, che a questo punto non necessariamente devono risiedere nel raggio di qualche decina di km dalla sezione, ma possono risiedere teoricamente ovunque.
Ovviamente non è finita qui, stay tuned….
ARI Mestre